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Cronologia della vita di Pietro Verri, Maria Castiglioni e Teresa Verri

 di Paolo Colussi

Pietro Verri

 

 

1728
12 dicembre

Nasce Pietro Verri, figlio primogenito di Gabriele Verri e di Barbara Dati della Somaglia (1708-1789), in una casa degli Archinto in via Stampa 19. Le nozze erano state celebrate il 14 febbraio precedente. Studia nel collegio dei Gesuiti a Monza e 5 anni (1740-44) nel collegio dei Barnabiti a S. Alessandro a Milano. Poi 2 anni (1744-45) a Roma nel collegio Nazareno degli Scolopi. Nel 1746-47 studia logica presso i Gesuiti di Brera e nel 1748-49 nel collegio dei Nobili a Parma (vedi a fianco ritratto giovanile di Pietro Verri).

1741
9 novembre

Nasce Alessandro Verri, secondogenito maschio della famiglia. Con il fratello maggiore Pietro terrà una fitta corrispondenza che rappresenta la fonte più importante per conoscere l'Illuminismo lombardo. Tra Pietro (nato nel 1728) e Alessandro nascono quattro sorelle: Anna Clara (1732), Teresa (1733), Francesca Maria (1736) e Gerolama Antonia (1740). Altre tre sorelle muoiono subito dopo la nascita.

1743
23 febbraio

Nasce a Milano Carlo Verri, terzogenito maschio della famiglia.

1745
20 agosto

Nasce Giovanni Verri, ultimo dei fratelli Verri e presunto padre di Alessandro Manzoni.

1749

Terminati gli studi a Parma, Pietro Verri ritorna a Milano. Ha una relazione con Maria Vittoria Ottoboni, moglie di Gabrio Serbelloni (vedi pagina in questo sito). Entra nell’Accademia dei Trasformati con il nome di “Abitatore Disabitato”.

1751

Pietro Verri pubblica presso Antonio Agnelli La Borlanda impasticciata con la concia, e trappola de sorci composta per estro, e dedicata per bizzaria alla nobile curiosita di teste salate dall'incognito d'Eritrea Pedsol riconosciuto, Festosamente raccolta, e fatta dare in luce dall'abitatore disabitato accademico bontempista, Adorna di varj poetici encomj, ed accresciuta di opportune annotazioni per opera di varj suoi coaccademici amici, poema maccheronico in varie lingue.

1753
14 marzo

Gabriele Verri viene nominato reggente del Supremo Consiglio d'Italia, si trasferisce a Vienna portando con sé il figlio Pietro nella speranza di allontanarlo dalla Ottoboni. Ma al ritorno la relazione riprende fino al 1754, quando la Ottoboni lo lascia. In questo periodo aiuta la Ottoboni nella traduzione delle commedie di Philippe Nericault Destouches di cui scrive la prefazione (1754). Il padre per far cessare la relazione chiede al governo addirittura l’imprigionamento di Pietro. Frequenta tra il 1753 e il 1756 il salotto dei “vegetabili” della zia Antonia Dati della Somaglia, nata Belgioioso, con il nome “Nepente”. Nel salotto conosce Gianrinaldo Carli, Pompeo Neri e Paolo Frisi.

22 dicembre

Nasce a Milano Maria Castiglioni (vedi ritratto a fianco), figlia di Ottavio (1726-1760) e Teresa Verri, sorella di Pietro. E’ battezzata nella chiesa di S. Eufemia. Suoi fratelli: Barbara (maggiore di Maria, suora fino al 1781), Alfonso (botanico, 1756-1834, sposa Eleonora Crivelli), Luigi (botanico e viaggiatore, 1757-1832), Francesca (sposa nel 1778 Galeazzo Visconti).

1757

Pietro Verri scrive l'almanacco intitolato Il Gran Zoroastro ossia Astrologiche Predizioni per l'Anno 1758. Seguiranno pubblicazioni analoghe nel 1759, 1762 (a favore dello scritto di Beccaria sulle monete), 1764 (Il Mal di Milza) e 1766.

1759
5 maggio

Pietro Verri, ottenuto nel 1758 il permesso di entrare nell'armata austriaca (Reggimento Clerici), parte per Vienna per partecipare alla Guerra dei Sette Anni. Il 28 giugno partirà per Praga e la sua prima battaglia avrà luogo il 20 novembre a Maxen in Sassonia. A metà settembre conosce l’economista Henry Humphrey Evans Lloyd. Nell'inverno 1759-60 torna a Vienna. Il 1760 sarà l’anno in cui Pietro Verri trova la sua strada: economia e politica. Scrive gli Elementi del commercio.

1760

Muore di vaiolo Ottavio Castiglioni, padre di Maria.

1761

Muore Teresa Verri. La figlia Maria di otto anni va a vivere per 9 anni nel monastero di S. Caterina alla Chiusa.

14 gennaio

Pietro Verri torna a Milano da Vienna, nel dicembre precedente era stato a Capodistria a trovare Gian Rinaldo Carli. Comincia a riunirsi nella sua casa in contrada del Monte (oggi via Monte Napoleone) quella che sarà poi chiamata l'"Accademia dei pugni" o gruppo del "Caffè": Pietro e Alessandro Verri (20 anni), Cesare Beccaria (24), Luigi Lambertenghi (23), Giuseppe Visconti di Saliceto (30), Pietro Secco-Comneno (26), fino alla prima parte del 1762 il cremonese Giambattista Biffi (25). In seguito si aggiungeranno nel 1763 l'abate Alfonso Longo (24) e nel 1764 il barnabita Paolo Frisi.
Scrive i saggi Sul tributo del sale nello Stato di Milano e Sulla grandezza e decadenza del commercio di Milano (1761-63).

1762
luglio

Sono pubblicati a Lucca il saggio di Cesare Beccaria Del disordine e de’ rimedj delle monete nello Stato di Milano nell’anno 1762 assieme al Dialogo tra Fronimo e Simplicio di Pietro Verri. L’opera del Verri sarà ristampata del Custodi nel 1804 con il titolo Dialogo sul disordine delle monete nello Stato di Milano nel 1762.

1763

Pietro Verri termina in giugno di scrivere le Considerazioni sul commercio dello Stato di Milano. Legge all’Accademia dei Pugni l’Orazione panegirica sula giurisprudenza milanese. Alla fine dell’anno pubblica a Livorno le Meditazioni sulla felicità.

1764
23 gennaio

Nasce la Giunta per la revisione della Ferma. Pietro Verri è nominato Consigliere il giorno seguente, inizia così la sua carriera di funzionario pubblico. Pubblica in marzo clandestinamente il Bilancio del commercio dello stato di Milano (per il 1752) per spingere l’Austria alle riforme. Francesco Carpani e Giuseppe Baretti, quest’ultimo istigato dai fermieri, lo attaccano duramente per le sue idee sul commercio.

giugno

Esce il primo numero della rivista “Il Caffè”. Sarà pubblicata ogni dieci giorni fino al maggio 1766.

1765
30 ottobre

Pietro Verri e Angelo Mantegazza redigono il Bilancio del commercio per lo stato di Milano (relativo al 1762).

20 novembre

Per cercare di rilanciare l'economia lombarda viene creato il Supremo Consiglio di Economia presieduto dall'economista Gian Rinaldo Carli. Vi partecipano Pietro Verri e Angelo Maria Meraviglia Mantegazza e altri.

1766

Pietro Verri pubblica presso Giuseppe Galeazzi Sull’innesto del vajuolo.

 

 

Antonio Perego dipinge il quadretto L'Accademia dei pugni (Collezione Sormani Andreani) nel quale sono raffigurati i membri dell'accademia: Alessandro Verri (scrive) e Cesare Beccaria (legge) seduti al tavolo di sinistra, Luigi Lambertenghi (a sinistra) e Pietro Verri (a destra) seduti al tavolo di destra giocano a tric-trac, Alfonso Longo (di spalle perché il pittore non l’aveva mai visto), Giambattista Biffi (in piedi dietro il tavolo di Alessandro), Giuseppe Visconti di Saliceto (in piedi legge una lettera).

Maddalena Beccaria, sorella di Cesare, sposa Giulio Cesare Isimbardi. Ha una relazione con Pietro Verri prima e dopo il matrimonio.

2 ottobre

Cesare Beccaria e Alessandro Verri partono per Parigi dove sono accolti trionfalmente dagli illuministi francesi. Viene tradotto in francese il libro Dei delitti e delle pene. Il comportamento di Beccaria a Parigi e il suo disconoscimento dell'apporto di Pietro Verri alla stesura del libro porteranno alla rottura tra i due. Il 12 dicembre Beccaria torna a Milano. Alessandro Verri invece, dopo un soggiorno a Londra, nel 1767 ritorna in Italia e si stabilisce a Roma, dove resterà fino alla morte. Tornerà a Milano per brevi soggiorni nel 1789 e nel 1794.

1768

Pietro Verri scrive le Memorie storiche sulla economia pubblica dello Stato di Milano. Sarà pubblicato postumo dal Custodi nel 1804.

Francesco Corneliani dipinge con "sughi d'erba" le tappezzerie con le Passioni per la casa di Gabriele Verri in via Monte Napoleone.

1769

Pietro Verri scrive le Riflessioni sulle leggi vincolanti il commercio dei grani, di impostazione fisiocratica. Saranno pubblicate nel 1797.

1770

Pietro Verri inizia ad occuparsi del problema della tortura. Forse in quest’anno il Segretario della Sanità Grassini gli fa avere il manoscritto del processo contro gli untori.

28 dicembre

Pietro Verri viene nominato tra gli amministratori della Regia Finanza. In gennaio sarà nominato Primo Consigliere.

1771

Pietro Verri pubblica a Livorno le Meditazioni sulla economia politica, il suo maggior contributo agli studi economici.

23 settembre

Dispaccio regio che fissa la nuova pianta dei supremi dicasteri lombardi: il Senato (che passa da 8 a 12 membri) per la giustizia; il Magistrato Camerale (un presidente e 9 consiglieri) per l'amministrazione; la Camera dei Conti (istituita il 28 dicembre 1770) per i controlli. Pietro Verri viene nominato consigliere del Magistrato Camerale con sua grande delusione in quanto sperava di diventarne il presidente. Il nuovo Magistrato Camerale sostituisce il Supremo Consiglio d'economia e il vecchio Magistrato Camerale.

Tra la fine del 1771 e l’inizio del 1772, Maria Castiglioni (18 anni) viene accolta nella casa dei Verri.

1772
marzo

Pietro Verri è nominato vicepresidente del Magistrato Camerale.

20 aprile

Pietro Verri presenta al Magistrato Camerale la Consulta su la riforma delle monete dello Stato di Milano.

1773
25 dicembre

Pietro Verri, in una lettera al fratello Alessandro, manifesta il proposito di sposare Maria Castiglioni. La sua relazione con Maddalena Isimbardi, sorella di Cesare Beccaria, è ormai esaurita.

1776

Pietro Verri inizia a scrivere la Storia di Milano.

2 febbraio

Decreto di Maria Teresa che invita la Lombardia ad abolire la tortura e ad adeguarsi alle norme già in vigore in Austria dall'1 gennaio 1774.

21 febbraio

Pietro Verri sposa la nipote Maria Castiglioni, figlia della sorella Teresa e di Ottavio Castiglioni, che ha 23 anni. Rimasta orfana era stata accolta in casa Verri. Il 2 marzo 1777 nascerà la figlia Maria Teresa (vedi ritratto a fianco).

19 aprile

Gabriele Verri scrive per conto del Senato una Consulta che dà parere contrario all'ipotesi, avanzata dalla Corte di Vienna, dell'abolizione della tortura e della riduzione della pena di morte ai soli delitti atroci. Pietro Verri scrive polemicamente le Osservazioni sulla tortura, pubblicate postume dal Custodi nel 1804.

1778
22 gennaio

Prima adunanza della Società Patriottica, presieduta da Pietro Verri. Era stata istituita il 2 dicembre 1776, aveva sede in Brera. Scopo della Società è quello di favorire l'agricoltura, le arti e le manifatture. Tra i primi 36 soci ordinari ci sono Parini, Pietro Verri, Cesare Beccaria, Frisi, Marsilio Landriani e molti altri funzionari e studiosi di Milano. il primo presidente è il conte Pietro Secchi Comneno. Vive fino al 1796.

29 giugno

Nasce Alessandro Gabriele Paolo, figlio di Pietro Verri. Il bambino morirà dopo un anno esatto.

1780
14 dicembre

Dispaccio che riforma l'Intendenza Camerale. Pietro Verri è nominato presidente del Magistrato Camerale al posto di Gian Rinaldo Carli.

1781

Pietro Verri pubblica i Discorsi sull’indole del piacere e del dolore. I saggi erano già usciti separati (il primo nel 1773).

27 maggio

Dopo due mesi di sofferenze, muore di tisi Maria Castiglioni, prima moglie di Pietro Verri. Pietro Verri scrive il “Manoscritto da leggersi dalla mia cara figlia Teresa Verri per cui sola lo scrissi ne’ mesi di Settembre e Ottobre 1781”.

14 luglio

Con l’abolizione della Ferma generale voluta da Pietro Verri, è lo stesso Verri ad adoperarsi perché il palazzo Marino venga acquistato dallo Stato come sede dei nuovi uffici finanziari e fiscali, per la somma di 250.000 lire. L’acquisto comporta una serie di restauri e il completamento della facciata verso via Caserotte, condotta seguendo lo stile dell’Alessi con la supervisione del Piermarini. Nel palazzo vanno quindi a collocarsi la Regia Camera dei Conti, la Regia Intendenza Generale di Finanza, la Tesoreria, il Dazio Grande con i suoi uffici e la Cassa imperiale del Banco di Vienna.

1782
13 luglio

Pietro Verri sposa in seconde nozze Vincenza Melzi d'Eril, sorella di Francesco, il futuro vicepresidente della Repubblica Italiana. Nata nel 1762, era figlia di Gaspare Melzi e Maria Teresa d'Eril. In dodici anni hanno nove figli: il secondo vive poche ore; la terza, Paolina, è anormale; l’ultimo, Gabriele, nasce il 6 agosto 1794. Maria Anna, Ippolita, Antonia, Luisa (sposata Confalonieri), Alessandro (1778-79), …

22 settembre

Muore Gabriele Verri, padre di Pietro Verri (sepolto al Carmine?). Inizia la lite con i fratelli per l’eredità. La madre lascierà il palazzo di via Monte Napoleone dove resteranno solo Pietro con la moglie e le due figlie: Maria Teresa e Maria Anna, nata dal secondo matrimonio.

1783

Pietro Verri pubblica presso Giuseppe Marelli il primo volume della Storia di Milano (dalle origini alla fine del dominio dei Visconti). Nel 1824 verrà ripubblicata la versione finale con la continuazione del Custodi che va dalla battaglia di Pavia (1525) alla morte di Leopoldo II (1792).

Pietro Verri è nominato “Consigliere Intimo Attuale di Stato” e “Cavaliere di Santo Stefano” (Vedi sotto il ritratto di Martin Knoller(?) con la croce di Santo Stefano).

1786
18 aprile

Pubblicazione del Piano di organizzazione del Consiglio governativo ed istruzioni per il medesimo voluto da Giuseppe II nell’ambito del suo rivoluzionario programma di accentramento degli Stati inclusi nell’Impero asburgico. Il nuovo Consiglio di Governo sopprime, oltre alle antiche istituzioni del Ducato milanese, anche quelle recentemente introdotte da Maria Teresa come il Magistrato Camerale, il Magistrato di Sanità (24 ottobre 1786) e il Tribunale araldico. Al loro posto nascono sette dipartimenti le cui competenze sono così ripartite:

I) Diplomatica, araldica, naturalizzazioni, feudi, archivi
II) Affari ecclesiastici, università, scuole, accademie, censura
III) Industria e commercio. Società patriottica, veterinaria, miniere, annona (Beccaria)
IV) Acque, navigazione, pesca, argini, boschi, strade
V) Cassa camerale, credito pubblico, pensioni, tasse, mezza annata, riscatti delle regalie, allodi camerali, contabilità
VI) Censo, amministrazioni locali, polizia, sanità
VII) Monti, lotto, posta, zecca

Alla fine di aprile Pietro Verri esce dal governo e si ritira nelle sue terre di Ornago.

1791

Pietro Verri scrive la Memoria cronologica dei cambiamenti pubblici dello Stato di Milano 1750-1791, critica della politica di accentramento amministrativo messa in atto da Maria Teresa e Giuseppe II.

1795
13 ottobre

Teresa Verri (18 anni) sposa Giuseppe Langosco conte di Gambarana, nato a Voghera il 14 gennaio 1763. Alla fine del 1796 nasce una bambina che muore appena nata, forse per le traversie sostenute dopo l’arrivo di Napoleone, la fuga all’estero del marito. Teresa, dopo una breve soggiorno a Casale, fugge a Roma.

1796
21 maggio

L'Agenzia Militare spoglia il Monte di Pietà di tutti i pegni preziosi. Quest'atto, assieme alle pesanti tasse e alle requisizioni, suscita molto malcontento in città.

Viene costituita la nuova Municipalità comprendente 16 membri scelti tra gli elementi moderati: G.B. Serbelloni, Gaetano Porro, Pietro Verri, Fedele Sopransi, Giovanni Battista Sommariva e altri. Il 24 maggio altri 15, tra i quali c'è anche il Parini, sono nominati membri della Municipalità.

1797
28 giugno

Durante una seduta notturna della Municipalità muore per un colpo apoplettico Pietro Verri, a 69 anni. Viene sepolto nella cappella del Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto di Ornago, accanto alla prima moglie.

1798

Pubblicazione dei due volumi postumi della Storia di Milano di Pietro Verri, continuata da Anton Francesco Frisi (dal 1524 fino a Carlo Borromeo).

1812
8 agosto

Nasce Paolina Besozzi, figlia di Alessandro Besozzi e Ippolita Verri, figlia di Pietro. Teresa Verri sarà come una madre per la bambina, che sposerà nel 1833 Girolamo Sommi Picenardi. Teresa vivrà con Paolina anche dopo il suo matrimonio e morirà nella sua casa nel 1859. Il Manoscritto per Teresa resta di proprietà dei Sommi Picenardi fino ad oggi.

1816
23 settembre

Muore a Roma Alessandro Verri. Nel 1815 aveva pubblicato il romanzo La vita di Erostrato, scritto a partire dal 1793.

1823
20 gennaio

Muore a Bologna il marito di Teresa Verri, dovevano essere separati da molto tempo.

7 luglio

Muore a Verona Carlo Verri. E' sepolto nella chiesa di S. Bernardino a Verona anche se aveva espresso la volontà di essere traslato a Biassono.

1824

Esce la seconda edizione della Storia di Milano di Pietro Verri continuata dal Frisi e da Pietro Custodi fino al 1792. Seguiranno altre edizioni negli anni successivi continuate da Custodi, Stefano Ticozzi ed Egidio De Marchi.

1838
1 marzo

Alessandro Sormani sposa Carolina Verri. Da questa unione discendono i Sormani Verri.

1844

Statua di Pietro Verri, opera di Innocenzo Fraccaroli, nel cortile di Brera (vedi foto a fianco).

1851

Muore Vincenza Verri, seconda moglie di Pietro.

1859

Muore Teresa Verri. Per volontà di Gabriele Verri viene sepolta ad Ornago accanto ai genitori.

1880 circa

Negli anni '80 dell'Ottocento viene demolito il palazzo Verri in via Monte Napoleone. Al suo posto si costruisce il palazzo ancora esistente al n. 23 (vedi foto). Gli arredi del palazzo Verri passano ai Sormani, comprese le tele con Orfeo e gli animali già attribuite al Grechetto.

1910

Inizia la pubblicazione del Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri a cura della Società Storica Lombarda. L'opera in 12 volumi sarà completata nel 1942.

1980

I conti Andreani Sormani Verri donano alla Fondazione Mattioli di Milano il fondo Verri comprendente lettere, manoscritti e libri, rimasti fino a quest’anno in loro possesso in quanto eredi.

La casa che ha sostituito Palazzo Verri.
Facciata sulla via Verri (a sinistra) e su via Monte Napoleone (a destra)

 

Bibliografia di Pietro Verri

Opere di Pietro Verri in edizioni recenti

Edizione nazionale delle opere di Pietro Verri, Edizioni di storia e letteratura, Roma

Vol. I :Scritti di economia, finanza e amministrazione, a cura di Giuseppe Bognetti, Angelo Moioli, Pierluigi Porta, Giovanna Tonelli, 2006
Vol. III : «Discorsi» e altri scritti degli anni Settanta, a cura di Giorgio Panizza, 2004
Vol. V: Scritti di argomento familiare e autobiografico, a cura di Gennaro Barbarisi, 2003

Carteggio di Pietro e Alessandro Verri, 12 volumi di vari editori, pubblicati dal 1923 al 1942.

Carteggio relativo al viaggio di Alessandro a Parigi e a Londra, a cura di Gianmarco Gaspari, Milano, Adelphi 1980

Lettere e scritti inediti di Pietro e di Alessandro Verri, a cura di Carlo Casati, Milano 1879

Memorie, scelta a cura di Enrica Agnesi, Mucchi 2002

Diario militare [1759-60], a cura di Gianni Scalia, Cappelli 1967

Sul disordine delle monete a Milano nel Settecento [1762]. Tre saggi di Cesare Beccaria e Pietro Verri, Milano, Electa 1986

Considerazioni sul commercio dello Stato di Milano [1763], a cura di C.A.Vianello, Milano 1939

Meditazioni sulla felicità [1763], Milano, Fondazione Feltrinelli 1997

Bilanci del commercio dello stato di Milano, a cura di Luigi Einaudi, La riforma sociale 1932

“Il Caffè” a cura di Sergio Ronagnoli, Milano, Feltrinelli 1960

“Il Caffè”, a cura di G. Francioni e S. Romagnoli, Torino 1993

Del fulmine e delle leggi. Scritti giornalistici 1766-1768, a cura di Gianmarco Gaspari, Milano, Scheiwiller 1994

Della economia politica [Meditazioni sulla economia politica, 1771], Milano 1964

Osservazioni sulla tortura [1776-77], a cura di Gennaro Barbarisi, Istituto propaganda libraria 1993, (prima edizione Milano, Sella e Riva 1985)

Osservazioni sulla tortura, a cura di Silvia Contarini ; in appendice testi di Pietro Verri, Cesare Beccaria e Joseph von Sonnenfels, Milano, Rizzoli BUR 2006

‘Manoscritto’ per Teresa [1781] a cura di Gennaro Barbarisi, Milano, LED 2002 (prima edizione Milano, Sella e Riva 1983)

Ricordi a mia figlia Teresa, in Scritti vari, ordinati da Giulio Carcano, Firenze, Le Monnier 1854 (prima edizione di una parte del Manoscritto per Teresa)

A mia figlia, [Ricordi] a cura di Gavino Manca, Sellerio 2003

Del piacere e del dolore [1781], ed altri scritti di filosofia ed economia, a cura di R. De Felice, Milano Feltrinelli 1964

Storia di Milano [1783, 1825], 3 voll., Milano, Dall’Oglio 1977

Storia di Milano [1783, 1825], a cura di Francesco Ogliari, De Ferrari 2003

L'imperatore e il filosofo: un colloquio inedito fra Pietro Verri e Giuseppe II, a cura di Carlo Capra, Milano, Scheiwiller 1998

Delle nozioni tendenti alla pubblica felicità [1790-91], a cura di Gennaro Barbarisi, Roma, Salerno ed. 1994

 

Su Pietro Verri

Barbarisi, Gennaro, Il “libro di Teresa Verri”, in AA.VV., Studi di lingua e letteratura lombarda offerti a Maurizio Vitale, Pisa, Giardini 1983, I, pp. 421-439

Bianchi, Isidoro, Elogio storico di Pietro Verri, Cremona, Manini 1803

Capra, Carlo, I progressi della ragione. Vita di Pietro Verri, Bologna, Il Mulino 2002

Chiomenti Vassalli, Donata, I fratelli Verri, Milano, Ceschina 1960

Giulini, Alessandro, I due matrimoni di Pietro Verri, in Curiosità di storia milanese, Milano, Famiglia Meneghina 1933, pp. 165-187

Negri, Luigi, Saggio bibliografico su Pietro Verri, “Archivio Storico Lombardo", 1953, fasc. 1.

Serpa, Rosanna, Le figlie dei Lumi, AndreaOppureEditore, Roma 2005

Valeri, Nino, Pietro Verri, Milano, Mondadori 1937 (Firenze, Le Monnier 1969)

Venturi, Franco, Settecento riformatore, vol. I: Da Muratori a Beccaria, Torino, Einaudi 1969 e 1998, pp. 665-747

Vianello, Carlo Antonio, La giovinezza di Parini, Verri e Beccaria, Milano, Baldini e Castoldi 1935

 

Vedi anche nella pagina http://www.filosofico.net/pietroverri.htm:

Biografia
Il pensiero
Osservazioni sulla tortura (testo integrale)
Discorso sull'indole del piacere e del dolore (testo integrale)
Diario militare (testo integrale)
Storia di Milano (testo integrale)

 

Ultima modifica: sabato 28 gennaio 2012

paolo.colussi@rcm.inet.it