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 Cronologia della vita di A. Manzoni e degli edifici da lui abitati

a cura di Paolo Colussi

Vedi anche I personaggi del Manzoni e la Storia e la Bibliografia

Siti manzoniani:

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Biografie di Alessandro Manzoni:

Internet culturale, viaggi nel testo  Lario online  Lucia Donadei, Alberto Dosi, Enrica Ribotti, 5°AP, dell'IIS Piero della Francesca  Liber Liber (con testi da scaricare)  Biografia di Giuseppe Bonghi e testi da scaricare (formato pdf)  Luigi De Bellis: Manzoni  Libreria di Dora  Antenati: storia della letteratura europea  Strumenti per la scuola: I Promessi Sposi

Rassegna di foto manzoniane

Grande tavola con la "GENEALOGIA DELLA FAMIGLIA MANZONI DEL CALEOTTO" costruita da Francesco D'Alessio attraverso lo studio dei documenti degli archivi di Lecco e di Milano

1642, 10 marzo
Muore Giacomo Maria Manzoni, quadrisavolo di Alessandro. Fonda il ramo lecchese della famiglia originaria di Barzio. Lotta a lungo contro gli Arrigoni per il controllo del ferro. Accusato di vari reati, tra cui quello di mandante di untori nel 1630, è sempre assolto. Sepolto a Lecco nella chiesa (oggi distrutta) di S. Giacomo degli Zoccolanti con i discendenti. Il 5 giugno 1614 aveva acquistato da Adamo Mazzucconi il Caleotto vicino a Pescarenico (foto). Dal figlio Alessandro (1617-1679) nascerà Pietro Antonio, bisnonno del Manzoni. [Ringrazio Francesco D'Alessio per le preziose notizie fornitemi sulla famiglia Manzoni e sul Caleotto]

1685, 23 settembre
Pietro Antonio (1656-1736), bisnonno del Manzoni, sposa Margherita Origoni. Dalle loro nozze nasceranno Alessandro, Giovanni Antonio, Paolo Antonio. Il 23 febbraio 1691 ottiene l'investitura del feudo di Moncucco nel novarese ed entra nella nobiltà.

1724, 29 febbraio
Alessandro, figlio di Pietro Antonio, sposa Maria Margherita Fermo Porro. Dalle loro nozze nasceranno Emilia, Paolo (n. 1729, sacerdote), Pietro Antonio e Maria Teresa (n. 1741). Maria Margherita, ricama il baldacchino per i Cappuccini del convento di Pescarenico.

1733
Dopo la chiusura dell'Arcadia, viene fondata l'Accademia dei Filodossi su iniziativa di Remigio Fuentes e Gian Pietro Lucini. La guerra di successione polacca sarà la causa della sua breve vita. Vi partecipa anche la poetessa Francesca Manzoni (1710-1743).

1736 , 2 luglio
Nasce a Lecco, al Caleotto, Pietro Antonio Manzoni, padre (?) di Alessandro. E' battezzato il giorno seguente nella parrocchia di Castello come Pietro Antonio Giacomo Maria Ignazio. [Il documento è stato recentemente studiato da Ambrogio Cesana, che ha voluto gentilmente comunicarcelo.]
Nel 1759 si sposerà in prime nozze con Maria Teresa Majneri, che muore nel 1775.

1741 , 10 aprile
Luigi Giusti sposa a Milano la poetessa Francesca Manzoni, lontana cugina del padre di Alessandro. Avranno due figli: Pietro Paolo e Angiola.

1745 , 20 agosto
Nasce Giovanni Verri, ultimo dei fratelli Verri e presunto padre di Alessandro Manzoni.

Dopo il 1750
Pietro Antonio e Paolo Manzoni restaurano il Caleotto. La facciata sul giardino resta dei primi del Settecento.

1762 , 21 luglio
Nasce Giulia Beccaria, figlia di Cesare e futura madre di Alessandro Manzoni. Nel 1761 era stata pubblicata Julie, ou La nouvelle Héloïse di Jean-Jacques Rousseau dove l’eroina si chiama Giulia.

1772
Al'incirca da quest'anno Pietro Antonio Manzoni abita a Milano con il fratello monsignor Paolo. La casa è presso la Canonica, nell'attuale piazza Cavour.

1777
Benedizione del nuovo altare della cappella dell’Assunta al Caleotto.

1782 , 20 ottobre
Nozze religiose nella cappella privata di casa Beccaria tra Pietro Manzoni (46 anni) e Giulia Beccarla (20 anni). Matrimonio civile il 12 settembre. Gli sposi, con il fratello Paolo e la sorella ex monaca (Maria Teresa), vanno ad abitare in una modesta casa d'affitto in S. Damiano, nella casa tuttora esistente in via Visconti di Modrone 16 dove nascerà Alessandro Manzoni. La sorella suora abitava in casa in seguito alle soppressioni giuseppine.

1785 , 7 marzo
Nasce a Milano, nella sua casa di via S. Damiano (oggi Visconti di Modrone 16), Alessandro Manzoni, da Giulia figlia di Cesare Beccaria e dal conte Pietro Manzoni. E' battezzato con i nomi di Alessandro Francesco Tommaso Antonio. Viene messo a balia per circa due anni presso Caterina Panzeri, che abitava nella cascina Costa nei pressi di Galbiate. Una serie di fonti, non decisive, ascrivono la paternità di Alessandro a Giovanni Verri.

1790
Circa in quest'anno Giulia Manzoni Beccaria si fa ritrarre dall'Appiani con accanto il figlio Alessandro. Il quadro è nella villa di Brusuglio.

1791 , 11 luglio
Nasce a Casirate d'Adda (BG) Enrichetta Blondel, figlia di un ricco commerciante svizzero. Cresce nell'ex palazzo Imbonati a Milano, acquistato dal padre.

1792 (Alessandro ha 7 anni) , 23 febbraio
Dopo un anno di trattative, si arriva all'atto di "separazione consensuale" tra Giulia Beccaria e Pietro Manzoni. Il giovane Alessandro, affidato al padre, già dal 13 ottobre 1791 era stato mandato dai padri Somaschi del collegio di Merate. Giulia inizia una serie di lunghi viaggi con Carlo Imbonati.

1794 (Alessandro ha 9 anni) , 10 giugno
Alessandro Manzoni è cresimato dal vescovo monsignor Tommaso Gallarati Scotti nella chiesa parrocchiale di Castello sopra Lecco. [Questo avvenimento è stato recentemente studiato e documentato da Ambrogio Cesana, che ha voluto gentilmente comunicarcelo.]

1797, 24 marzo
Nasce a Rovereto Antonio Rosmini.

1798 (Alessandro ha 13 anni) , settembre
Alessandro Manzoni, dopo aver studiato dai frati somaschi a Merate e dall'aprile 1796 a Lugano, entra nel Collegio Longone di Milano (oggi sede della Questura) sotto i Barnabiti "notrito in sozzo ovil di mercenario armento" (come dirà nel carme In morte di Carlo Imbonati). Di quest'epoca sono alcuni versi satirici contro il padre Gaetano Volpini (testo).

1799, 11 novembre
Nasce a Brivio Teresa Borri, futura seconda moglie del Manzoni.

1800
Alessandro Manzoni va ad abitare con il padre a S. Prassede, poi via Fontana 14.

1801 (Alessandro ha 16 anni)
Per celebrare la pace di Lunéville (9 febbraio), A. Manzoni scrive il Trionfo della Libertà (testo), una delle sue prime opere, pubblicata postuma nel 1878. Scrive anche l'Autoritratto (testo) e Qual su le cinzie cime (testo), in questo stesso anno, alla fine dei corsi, esce dal collegio.

1802
Ritratto del Manzoni a diciassette anni.

Sonetti A Francesco Lomonaco (testo), Alla musa (testo), Alla sua donna (testo).

1803 (Alessandro ha 18 anni)
Scrive il sermone Amore e Delia (testo).
15 settembre
Manzoni invita al Caleotto Vincenzo Monti e per l’occasione scrive il poemetto Adda (testo).
ottobre
Alessandro Manzoni parte per Venezia, inviato dal padre per accompagnare la moglie del cugino Giovanni Manzoni accanito austriacante. Torna a Milano alla fine dell'agosto 1804. A Venezia scrive due sermoni: Panegirico a Trimalcione (testo) e A Giovan Battista Pagani (testo).

1804
Scrive il sermone Della poesia (Contro i poetastri) (testo).
Carlo Imbonati vende il suo palazzo di via Marino al banchiere svizzero Blondel.

1805 (Alessandro ha 20 anni)
Ritratto del Manzoni a venti anni.
15 marzo
Muore a Parigi Carlo Imbonati in seguito a un violento attacco della sifilide di cui soffriva fin da giovane. Aveva 52 anni. Lascia a Giulia Beccaria i suoi beni, compresa la villa di Brusuglio (frazione di Cormano). Alessandro Manzoni arriva per la prima volta a Parigi il 12 luglio (più probabilmente nella seconda metà di giugno) per incontrare la madre che non vedeva da quando si era separata dal marito. Scrive il Carme in morte di Carlo Imbonati (testo) a Parigi e lo pubblica, sempre a Parigi, a metà gennaio del 1806.

1806, febbraio
Iniziano a Brusuglio i lavori del sacello dove sarà sepolto Carlo Imbonati. I lavori si concludono nel settembre 1807. Il corpo dell'Imbonati sarà tolto dal sacello tra il 1810 e il 1817 e sepolto altrove: nel cimitero di Brusuglio, nella cappella della stessa villa o forse sarà trasportato nel cimitero milanese di S. Gregorio. Il sacello viene usato come ghiacciaia. Nel 1827 appare in disfacimento e intorno al 1860-70 è completamente distrutto. Frammenti dell'epigrafe saranno ritrovati nel 1955 nello spazio antistante alla villa e murati nel portico di levante della corte.
9 febbraio
Prima lettera a Charles-Claude Fauriel (ritratto).
18 giugno
Giulia e Alessandro partono per la Svizzera dove Giulia si ferma due mesi. Nel frattempo Alessandro accompagna la salma dell’Imbonati a Brusuglio. Tornano entrambi a Parigi in settembre. Verso ottobre o novembre iniziano gli incontri tra Alessandro e Fauriel che proseguono intensi fino al febbraio 1807. Prima idea dell’Urania.

1807 (Alessandro ha 22 anni)
febbraio
Giulia e Alessandro partono per l’Italia. Alessandro va a Genova poi arriva a Brusuglio quando il padre è appena morto (23 e 24 marzo). Tornano a Parigi in maggio. Il viaggio serve soprattutto a sondare la possibilità di un matrimonio con Luisa, sorella di Ermes Visconti, ma questa è già sposata a Genova. Sono avviati i lavori a Brusuglio in vista di un ritorno in Italia di Alessandro e Giulia. Si pensa ad un appartamento per Fauriel e a dei soggiorni alternati tra Brusuglio e Parigi. Al ritorno anche Fauriel si adopera per fidanzare Alessandro con una figlia di Destutt de Tracy.
18 marzo
Muore a Milano Pietro Manzoni, padre di Alessandro. Il corpo viene trasportato a Lecco ed il giorno 21, dopo un ufficio solenne, è sepolto nel vestibolo della sagrestia del palazzo del Caleotto a Lecco, dove rimane anche dopo che Alessandro vende la casa a Giuseppe Scola (11 novembre 1818). [Anche queste notizie provengono da Ambrogio Cesana, che le ha rinvenute nell'archivio parrocchiale della chiesa dei SS.MM. Gervaso e Protaso di Castello sopra Lecco.]
luglio-agosto
Manzoni frequenta gli Ideologi ad Auteuil e alla Maisonnette di Meulan [Mediolanum] (Cabanis, Destutt de Tracy, Lafayette, Alphonse Marie Chénier (poeta come il fratello Andrea), ecc.
Il figlio di Lafayette aveva sposato una figlia di Destutt de Tracy. Cabanis aveva sposato la sorella della vedova di Condorcet (ritratto), amica di Fauriel.
settembre
Dopo il fallimento del fidanzamento con Augustine-Emilie-Victoire de Tracy, i Manzoni ripartono per Milano per incontrare i Blondel. Procedono alacremente i lavori della villa di Brusuglio.

1808 (Alessandro ha 23 anni) , 6 febbraio
Manzoni sposa nel Municipio di Milano con rito civile Enrichetta Blondel, di fede calvinista, che ha 17 anni. Il matrimonio è benedetto da un pastore protestante. Si erano conosciuti nell'autunno dell'anno precedente a Blevio sul lago di Como. Il 16 gennaio precedente, Giuseppe Gorani scrive all'amico Giovanni Verri per annunciare le nozze e fa capire che il vero padre di Alessandro è proprio Giovanni Verri. E' la traccia più attendibile di questa supposta paternità ancora oggi discussa. La coppia ha un recapito provvisorio a Milano in contrada de' Cavenaghi al n. 2328. Alla fine di giugno 1808 la famiglia si trasferisce a Parigi, su insistenza di Giulia che aveva passato un pessimo inverno, sempre ammalata alla gola.
Nei mesi estivi i Manzoni sono a Meulan. In autunno scrive l’Urania (testo).

1809 , 23 gennaio (lettera a Claudie Fauriel)
Manzoni termina la composizione del poemetto Urania, che aveva cominciato a comporre nella seconda metà dell'anno precedente. Sarà pubblicato a Milano il 27 settembre 1809. Annuncia con entusiasmo l’intenzione di scrivere un poema sulla Fondazione di Venezia.
aprile-luglio
I Manzoni sono ospiti a Meulan. La Condorcet è malata.
agosto
Abbandonata l’idea del poema veneziano, Manzoni pensa alla composizione di un idillio (La Vaccina), sotto l’influenza del poema Parthenais del danese Jens Baggesen, amico di Fauriel.
23 agosto
Giulia Manzoni è battezzata a Meulan con rito cattolico per volontà di Alessandro. Era nata il 23 dicembre 1808. Questo evento, ritardato di mesi forse per incertezza sul rito da adottare (che però era previsto nel contratto nuziale), spinge la madre ad interessarsi alla religione cattolica. Da qui il successivo matrimonio con rito cattolico, la sua abiura del protestantesimo, e la conversione di Alessandro.
6 settembre
Lettera a Fauriel che annuncia la svolta linguistica ed estetica: mai più versi come quelli dell’Urania.

1810 (Alessandro ha 25 anni) , 15 febbraio
Il matrimonio è celebrato di nuovo con rito cattolico. La supplica al papa è dell’ottobre precedente.
2 aprile
Napoleone sposa a Parigi Maria Luigia d'Austria, figlia di Francesco II. Secondo la tradizione, A. Manzoni ritrova la fede nella chiesa di S. Rocco dove si era rifugiato sconvolto per aver smarrito la moglie a Place Vendôme tra la folla che assisteva ai festeggiamenti. La saldatura tra la visita a S. Rocco e lo smarrimento della moglie è incerta ed è dovuta ai biografi del Manzoni.
Il 22 maggio seguente Enrichetta, nella chiesa di Saint Séverin a Parigi, fa professione di fede cattolica a conclusione di un breve periodo preparatorio iniziato il 9 aprile. Il 2 giugno la famiglia parte per Brusuglio. A Milano abita da settembre in via S. Vito al Carrobio n. 3883 (poi n. 27). Dai primi di luglio la famiglia Manzoni entra in contatto con mons. Luigi Tosi, suo nuovo direttore spirituale.
27 agosto
Prima Confessione del Manzoni. Il 15 settembre prima Comunione di Alessandro ed Enrichetta (Giulia il 15 agosto). Il 21 settembre lettera a Fauriel sulla conversione. Lavora al giardino e ai terreni di Brusuglio. Stende i pochi versi della Vaccina (testo).

1811
Si occupa di agricoltura. Lavora ancora al poema Vaccina.
5 settembre
Nasce a Brusuglio Luigia Maria Vittoria, che muore nello stesso giorno.

1812
A Brusuglio viene costruita la montagnola in fondo al viale dei platani.
12 aprile
Muore Luigi Blondel. Con i soldi dell’eredità i Manzoni acquisteranno la casa di via Morone.
aprile
A. Manzoni inizia a scrivere La Risurrezione, il primo degli Inni sacri (testi a cura di Giuseppe Bonghi). La prima stesura ha termine il 23 giugno. Nel corso di quest'anno la famiglia si trasferisce nel palazzo Beccaria di via Brera, ospite dello zio Giulio.

1813 , 21 luglio
Nasce Pietro Luigi, primogenito maschio di Alessandro Manzoni.
2 ottobre
A. Manzoni acquista per 106.000 lire da Alberico de Felber il livello (non la proprietà!) della casa in contrada del Morone n. 1171. Vi si trasferisce dopo alcuni mesi impiegati per restaurarla.

1814, 20 aprile
Rivolta a Milano e uccisione del Prina.
Tra il 22 aprile e il 12 maggio scrive la canzone Aprile 1814. Sarà pubblicata da Ruggero Bonghi nel 1883.

1815 (Alessandro ha 30 anni) , 30 marzo
Murat diffonde il Proclama di Rimini nel quale si dichiara promotore e difensore dell'unità e della libertà italiane.
Alessandro Manzoni scrive subito dopo la poesia Il proclama di Rimini (testo) che sarà diffusa nell'aprile del 1848 assieme a Marzo 1821.
dicembre
Manzoni pubblica da P. Agnelli i primi quattro Inni Sacri: La Risurrezione (aprile-23 giugno 1812), Il Nome di Maria (6 novembre 1812-19 aprile 1813), Il Natale (15 luglio-29 settembre 1813) e La Passione (3 marzo 1814-ottobre 1815). Il programma, non realizzato, prevedeva la composizione di 12 inni, uno per ogni avvenimento liturgico della Chiesa. (Gli altri sono: l’Epifania, l’Ascensione, la Pentecoste, Il Corpo del Signore, La Cattedra di S. Pietro, L’Assunzione, Ognissanti, I Morti)
La Risurrezione esce il 15 dicembre su "Lo Spettatore".

1816, 25 marzo
Lettera a Fauriel dove parla del suo “mal di nervi”. Primo e secondo atto del Carmagnola.
10 aprile
Sovrana risoluzione dell'Imperatore d'Austria che riconosce il titolo di Signore di Moncucco a Don Alessandro Manzoni (per questo motivo viene chiamato Don Lisander).
novembre
Ultimo soggiorno al Caleotto per sfuggire la nebbia di Milano.

1817
Tra il 1816 e il 1817 scrive L’Ira di Apollo (testo) per sostenere la Lettera semiseria del Berchet.
Sempre nell’ambito della polemica contro i Romantici, scrive con Ermes Visconti (ritratto) la parodia del canto XVI della Gerusalemme liberata.
Continua la crisi e il desiderio sempre più esplicito di andare a Parigi.

1818, 11 novembre
Il Caleotto è venduto a G. Scola industriale della seta per Lire italiane 105.000. La scrittura privata con la promessa di vendita è del 6 marzo. Intende vendere “al prezzo di costo” anche Brusuglio e la casa di via Morone.
7 dicembre
Muore a Como Giovanni Verri.

1819 , 1 marzo
Sonetto A Carlo Porta.
luglio
Alessandro Manzoni pubblica presso Antonio Lamperti a Milano le Osservazioni sulla Morale Cattolica (testo), iniziata nell’estate 1818. Lo spunto polemico per comporre l'opera era venuto dalla pubblicazione del tomo XVI della Storia delle repubbliche italiane di Sismondi che attaccava la morale cattolica.
12 settembre
Manzoni parte con la famiglia diretto a Parigi. A Parigi abita in rue Neuve de Seine n. 66, frequenta Augustin Thierry (ritratto) e Victor Cousin (1792-1867) (ritratto) che è poi ospite a Brusuglio.

1820 (Alessandro ha 35 anni) , 1 gennaio
Viene pubblicata dal Ferrario la tragedia Il conte di Carmagnola (testo a cura di Giuseppe Bonghi), iniziata tra il 15 gennaio e il 18 dicembre 1816 (I e II atto) e terminata tra il 5 luglio e il settembre 1819 (III, IV e V atto).
maggio
Esce in francese l’Ivanhoe di Walter Scott. Manzoni lo legge probabilmente in Francia.
25 luglio
Alessandro Manzoni termina la Lettera a M. Chauvet sull'unità di tempo e di luogo nella tragedia (testo originale in francese a cura di Giuseppe Bonghi). Sarà pubblicata a Parigi all'inizio del 1823. Parte per Milano.
agosto
Manzoni, su suggerimento del Fauriel, inizia l’Ataulfo (Adolphe). Nella lettera a Fauriel del 17 ottobre dice di aver abbandonato questo primo progetto e di aver iniziato l’Adelchi (testo). Il 4 gennaio 1821 è terminato il I atto.
settembre
Tommaso Grossi (ritratto) pubblica l’Ildegonda.

1821
Hayez espone a Brera la tela Il Conte di Carmagnola mentre sta per essere condotto al supplizio..., il quadro, commissionato da Francesco Teodoro Arese, è andato distrutto nel bombardamento di Montecassino del 1944, esistono fotografie e copie. Un altro quadro dello stesso soggetto (sconosciuto) sarà esposto a Brera nel 1824.
15-17 marzo
Viene considerato imminente il passaggio del Ticino da parte dei piemontesi. Il 22 marzo però l'arrivo di rinforzi austriaci fa crollare le speranze dei liberali. In quei giorni Manzoni scrive Marzo 1821 (testo) che verrà pubblicato, e forse anche rimaneggiato con l’aggiunta dell’ultima strofa, dopo i moti del '48.
24 aprile
Manzoni inizia a lavorare a Fermo e Lucia (testo), prima versione dei Promessi Sposi. In 40 giorni compone l'Introduzione e i primi due capitoli. Il primo spunto gli viene dalla raccolta delle Gride dei governatori pubblicata da Melchiorre Gioja nel suo Sul commercio di commestibili e caro prezzo del vitto, oltre alle Storie Patrie e allo scritto sulla peste di Giuseppe Ripamonti. Poi interrompe il lavoro per terminare l'Adelchi. Dal 2 giugno al 21 settembre compone il II, III, IV e V atto.
18-20 luglio
Manzoni, appena letta la notizia della morte di Napoleone (16 luglio), compone in tre giorni nella villa di Brusuglio Il Cinque Maggio (testo). L'Inno verrà pubblicato ufficialmente nel 1854-55, ma già dal 1822 ne saranno stampate diverse versioni tratte da una copia manoscritta trafugata dall'ufficio della censura.
novembre
Terminato l’Adelchi, mentre procede la revisione del Discorso sopra alcuni punti di storia longobarda, Manzoni prende alcuni appunti per la nuova tragedia Spartaco.
3 novembre
Lettera al Fauriel sulla lingua, il romanzo storico e l’Adelchi.

1822
Tommaso Grossi accetta l'ospitalità del Manzoni e si stabilisce in via Morone al piano terreno. Lascerà la casa nel 1836, poco prima del matrimonio del Manzoni con Teresa Stampa Borri.
maggio (3 aprile?)
Riprende a lavorare al Fermo e Lucia.
29 maggio
Lettera al Fauriel sull’Adelchi e sui Promessi Sposi.
ottobre
Manzoni pubblica presso Vincenzo Ferrario l'Adelchi con il Discorso sopra alcuni punti di storia longobarda. Ne regala una copia ad Hayez accompagnata da alcuni versi che sollecitano (invano) il pittore a realizzare un’opera ispirata dal soggetto. Nel 1823 il conte Ambrogio Nava espone un suo quadro con Ermengarda nel giardino del monastero.
Della fine del 1822 è anche la prima edizione di V. Ferrario de La Pentecoste, iniziata il 21 giugno 1817 nella prima redazione. Una seconda redazione fu iniziata il 17 aprile 1819 e portata avanti per due mesi. La terza redazione definitiva è scritta tra agosto e il 2 ottobre 1822.

1823 (Alessandro ha 38 anni)
Rosmini pubblica Della Educazione Cristiana, ne invia una copia al Manzoni.
Esce l’edizione francese del Carmagnola e dell’Adelchi.
primavera
I Manzoni pensavano di andare in Toscana con Fauriel, ma il viaggio viene rimandato perché non è ancora finito il Fermo e Lucia.
Luigi Tosi, padre spirituale della famiglia, è nominato vescovo di Pavia.
20 aprile
Lettera a T. Grossi dove si parla del fantomatico manoscritto seicentesco dei Promessi Sposi come se esistesse davvero.
10 settembre
Manzoni inventa a Brusuglio i Versi improvvisati sopra il Nome di Maria (testo).
17 settembre
Manzoni conclude la stesura del Fermo e Lucia e avvia uno studio Sulla lingua italiana che lo occupa fino a gennaio 1824. Il libro non esce e Manzoni continua a lavorare sull’argomento fino alla fine dei suoi giorni.
22 settembre
Alessandro Manzoni invia la "Lettera sul romanticismo" (testo) a Cesare D'Azeglio (1763-1830), padre di Massimo. Animatore dell’Amicizia Cattolica.
novembre
Fauriel è a Brusuglio, ospite fino all’aprile seguente.
30 dicembre
Petizione di numerosi milanesi, tra i quali Alessandro Manzoni, per implorare la grazia all'imperatore per Federico Confalonieri.

1824, 14 gennaio
Manzoni inizia il lungo lavoro di revisione che si protrae fino alla pubblicazione dei Promessi Sposi nel 1827.
giugno
Fauriel è di nuovo a Brusuglio dopo un soggiorno a Venezia e Trieste. Riparte in autunno per Firenze e torna a Brusuglio nell'estate del 1825.
30 giugno
Consegna alla censura del primo tomo degli Sposi Promessi. Il 15 maggio era stato consegnato il II tomo.
7 luglio
Imprimatur del terzo tomo degli Sposi Promessi.

1825
Nicolò Tommaseo è a Milano fino al 1826. Descriverà nei suoi Colloqui col Manzoni i suoi incontri con la famiglia Manzoni in questo periodo.
estate
Fauriel torna a Brusuglio dove si ferma fino al 4 ottobre. Pochi giorni dopo riparte da Milano per la Francia. Da questa data Manzoni e Fauriel non avranno più occasione di vedersi.

1826, marzo
Rosmini è a Milano. Frequenta il Manzoni, tramite il Tommaseo. Resta a Milano fino a novembre 1828.
ottobre
Manzoni è in villeggiatura a Copreno con la famiglia. Alloggia in villa Porro Beccaria (in quel tempo proprietà del cugino di Manzoni - Giacomo Beccaria -, villa poi passata agli eredi Manzi Fé, quelli di Carmelina Fè sposata con Luciana Manara) o in villa Clerici, ospiti dei marchesi omonimi. Sarà a Copreno anche nel 1829, 1831 e 1833, sempre in autunno. [Notizia tratta dal volume Copreno, storia di un borgo tra clero, nobiltà e popolo, di Matteo Turconi Sormani, Saronno, Luglio 2004.]

1827 (Alessandro ha 42 anni) , 27 giugno
Sono pubblicati i tre tomi della prima versione dei Promessi Sposi, editi da Vincenzo Ferrario. Il primo e secondo tomo sono datati 1825, il terzo tomo 1826. E' il rifacimento della prima stesura - Fermo e Lucia - scritta negli anni 1821-23.
16 luglio
Manzoni parte per Firenze (via Genova e Livorno) con tutta la famiglia per la revisione linguistica dei Promessi Sposi. Arriva a Firenze il 30 agosto. Torna a Milano il 7 ottobre. A Genova incontra Carlo Mojon e Bianca Milesi.
20 ottobre
Forse per offuscare il grande successo dei Promessi Sposi, Pietro Custodi scrive le Note biografiche di Alessandro Manzoni nelle quali si mette in dubbio la paternità ufficiale del conte Manzoni. Il manoscritto rimane inedito fin dopo la morte del Custodi.

1828
E’ rappresentato per la prima volta il Carmagnola. A Firenze? Lettera di richiesta della rappresentazione e risposta negativa del Manzoni.
Vende i gioielli della moglie. Perché?

1830 (Alessandro ha 45 anni)
Il pittore storico Gallo Gallina espone a Brera la serie di 12 litografie dei Promessi Sposi, iniziate nell’agosto 1827. Nello stesso periodo anche Roberto Focosi esegue una serie di litografie sullo stesso soggetto. Temi delle litografie (che rappresentano arie, duetti e cori di un ipotetico melodramma):

don Abbondio e i bravi

don Rodrigo e fra Cristoforo

Renzo, Lucia e i testimoni davanti a don Abbondio

Fra Cristoforo commiata i suoi protetti

Incontro con la Monaca di Monza

Renzo all’osteria

Il rapimento

La supplica all’Innominato

La presentazione al Cardinale

Renzo con i monatti

fra Cristoforo mostra a Renzo don Rodrigo morente

Ultimo commiato di fra Cristoforo

1831 , 21 maggio
Massimo D'Azeglio, arrivato a Milano in marzo, sposa Giulietta Manzoni, figlia di Alessandro. Il 10 gennaio 1834 nascerà la figlia Alessandra, poi la coppia andrà ad abitare nella casa dei Blondel in via Marino. Resterà vedovo il 20 settembre 1834.

1832, febbraio
Muore la moglie di Leopoldo II (ritratto), granduca di Toscana. Per sua consolazione, il granduca incarica il pittore Nicola Cianfanelli di dipingere alcune scene dei Promessi Sposi nella Meridiana di Palazzo Pitti. Nel 1833 il Cianfanelli va dal Manzoni per discutere il programma. Gli affreschi sono terminati nel 1837. (Vedi un esempio).
27 aprile
Su invito del parroco di S. Fedele don Giulio Ratti, inizia a scrivere le Strofe per una Prima Comunione. La prima è pubblicata nel maggio di quest’anno; la seconda (Prima della comunione; Alla Comunione) nel 1834; la terza (All’Offertorio) sarà comunicata al Rosmini nel 1850. Saranno pubblicate nelle Opere Varie nel 1855.
2 giugno
Lettera a Marco Coen sulla carriera letteraria. (Testo)

1833 (Alessandro ha 48 anni) , 25 dicembre
Muore a Milano Enrichetta Blondel, prima moglie del Manzoni. Dal loro matrimonio erano nati nove figli: Giulia Claudia (23/12/1808-20/9/1834); Luigia (5/9/1811-5/9/1811); Pietro (21/7/1813-28/4/1873); Cristina (23/7/1815-27/5/1841); Sofia (12/11/1817-31/3/1845); Enrico (7/6/1819-28/10/1881); Clara (12/8/1921-1/8/1823); Vittoria (17/9/1822-15/1/1892); Filippo (18/3/1826-8/2/1868); Matilde (30/5/1830-30/3/1856)
E' sepolta a Brusuglio. Nel 1835 il Manzoni cerca di comporre un Inno da dedicare alla sua memoria, che resta incompiuto: Natale del 1833.

1834, dicembre
Tommaso Grossi pubblica il romanzo Marco Visconti.

1835
Hayez dipinge il ritratto dell’Innominato.
Giuseppe Molteni esegue il Ritratto di Alessandro Manzoni. Il paesaggio con la veduta di Lecco è di Massimo d'Azeglio. Il quadro, rimasto agli eredi di D'Azeglio, verrà donato a Brera nel 1951.
Per tutto il 1835 e parte del 1836, prima assieme al Grossi e poi da solo fino al 1859, il Manzoni lavora ad un compendio del suo libro Sulla lingua italiana, che sarà pubblicato nel 1923 con il titolo Sentir Messa.
Tra il 1835 e il 1836 scrive per Ferrante Aporti alcuni versi per le scuole infantili.

1836, 13 dicembre
Una ventina di giorni prima che Manzoni salisse per la seconda volta all'altare, un misterioso L.G. scrive al "preposto di S.Fedele G. Ratti": "Non posso sotacere nell'imminenza delle nozze di A. Manzoni con donna T. Borri come egli abia mantenuto negli anni passati incontri amorosi nella casa di Margarita Reschigni, ricamatrice in S. Lorenzo et si dice essere suo filiolo quel Enrico Barbieri nato l'inizio 1836. La conservi". (vedi Guido Vergani sul Corriere della Sera del 23 giugno 1998)

1837 (Alessandro ha 52 anni) , 2 gennaio
Il Manzoni sposa in seconde nozze Teresa Borri, vedova Stampa, che ha un figlio di primo letto, Stefano Stampa. (Particolare del ritratto della famiglia Stampa della Pinacoteca di Brera.) Si erano conosciuti nell'estate dell'anno prima.

1838-39
Viene fatto il grosso della revisione dei Promessi Sposi.
Il 5 dicembre 1838 Sofia Manzoni sposa il marchese Ludovico Trotti Bentivoglio. Avranno due figli: Antonio nel 1839 e Alessandro nel 1841. Il 2 maggio 1839 Cristina sposa Cristoforo Baroggi. Avranno una sola figlia, Enrichetta, nata il 13 febbraio 1840.

1839
Rosmini si trasferisce a Stresa. Manzoni lo frequenta nei suoi soggiorni a Lesa nella casa degli Stampa (museo manzoniano).

1840 , 4 settembre
Cristina Trivulzio di Belgioioso rientra in Lombardia, dopo dieci anni di soggiorno a Parigi. Soggiorna a lungo a Locate dove si adopera per alleviare le condizioni sociali del paese creando un asilo, scuole, mense. Gli esperimenti sociali di Locate suscitano molti commenti tra gli intellettuali italiani. Entusiasta Ferrante  Aporti, molto critico il Manzoni.

1841 (Alessandro ha 56 anni) , giugno
Hayez esegue il ritratto di Alessandro Manzoni. Nel 1848 eseguirà quello della moglie Teresa. Entrambi i ritratti sono donati a Brera da Stefano Stampa (ritratto).
7-8 luglio
Nella notte tra il 7 l’8 muore Giulia Beccaria. E' sepolta nel cimitero di Brusuglio.

1842 , novembre
Esce completa l'ultima versione dei Promessi Sposi (testo), riveduta dall'autore ed edita da Guglielmini e Redaelli. (108 fascicoli di 8 pagine con circa 4 illustrazioni a fascicolo. 832 pagine in tutto) E' illustrata da Francesco Gonin e altri: Paolo e Luigi Riccardi, M. D’Azeglio, Luigi Bisi, Boulanger (1 ill.), Giuseppe Sogni e Federico Moja. I primi fascicoli dell'opera, pubblicata a dispense, erano usciti nel novembre 1840. In appendice viene pubblicata la Storia della colonna infame (testo).

Sul frontespizio, Lucia, assalita da ogni genere di violenza, è protetta da un angelo.

In testa ai capitoli (per indicare il tono del capitolo) questa serie di figure che in origine dovevano essere almeno quattro:

una serpe che soffoca entro le sue spire una colomba

due mani che stanno per scambiarsi la fede matrimoniale vengono separate da uno stilo

una tempesta marina

tre falchi in volo

due cani che puntano

un genietto con due faci, una accesa e una spenta fumante

1843
Prima rappresentazione dell’Adelchi a Torino.
10 luglio
Enrico sposa Emilia Redaelli. Avranno due figli: Enrichetta (1844-1907) e Alessandro (1846-1910). Da Alessandro vengono gli ultimi discendenti in linea maschile.

1845, 2 gennaio
Manifesto di annuncio della pubblicazione delle Opere Varie. L’editore è Redaelli. Gli ultimi fascicoli escono nel 1855. Viane pubblicato il saggio Del romanzo storico e, in genere, de i componimenti misti di storia e d'invenzione (testo).
7-8 febbraio
Teresa dà alla luce due gemelle che muoiono subito.
settembre
Giuseppe Giusti (ritratto) è ospite a Milano di Alessandro Manzoni con il genero Giovanni Battista Giorgini (ritratto), scrive il Sant'Ambrogio.

1846
Cristina di Belgioioso pubblica sull’”Ausonio” la Lettera sul Romanticismo, contro la volontà del Manzoni. Circolava già da molto tempo manoscritta.
31 gennaio
Pietro sposa Giovanna Visconti. Dal matrimonio nasceranno quattro figli: Vittoria (1847-1934), Giulia (1848-1916), Renzo (1852-1918, l'esploratore) e Alessandra (1854-1916).
27 settembre
Vittoria sposa a Nervi Giovanni Battista Giorgini detto "Bista".

1847
Esce nello Opere Varie il Discorso sopra alcuni punti di storia longobarda rimaneggiato.
26 febbraio
Scrive la Lettera a Giacinto Carena sulla lingua italiana (testo). Sarà pubblicata nell’ottobre 1850 nella Opere Varie.
17 ottobre
Scrive molti versi per gli Ognissanti, che resta incompiuto.

1848 (Alessandro ha 63 anni) 18 marzo
Filippo è preso in ostaggio dagli Austriaci al Broletto nella prima delle Cinque Giornate. Potrà tornare a casa il 5 luglio.
dopo il 20 giugno
Nel clima patriottico seguito alla Cinque Giornate, pubblica da Redaelli i versi ancora inediti dell'ode Marzo 1821 e del Proclama di Rimini.
6 luglio
Incendio a Brusuglio che distrugge molte case coloniche. Il danno economico subìto comporterà da questo momento serie ristrettezze economiche.
29 luglio
Al ritorno degli Austriaci, Manzoni ripara nella villa Stampa di Lesa, dove resta fino al 25 settembre 1850.
7 ottobre
Lettera a Giorgio Briano sulla sua incapacità politica e rinuncia alla carica di deputato al Parlamento piemontese.

1849, 2 novembre
Rosmini è a Stresa di ritorno da Gaeta. L’opera Le Cinque Piaghe della Santa Chiesa è appena stata condannata dalla Chiesa.

1850 (Alessandro ha 65 anni)
Manzoni scrive (fine 1849-metà 1850) il dialogo Dell'invenzione e pubblica la Lettera a Giacinto Carena sulla lingua italiana. Sono pubblicati sulle Opere Varie e recensiti da Carlo Tenca. Nello stesso volume inserisce anche la Lettera sul Romanticismo rimaneggiata.
Traccia del dialogo Del Piacere, scritta per Rosmini.
10 giugno
Filippo sposa a Milano Erminia Catena. Dal loro matrimonio nascono Giulio (1850-1890), Massimiliano (1853-1899) e Cristina (1859-dopo il 1903).

1852
Secondo soggiorno in Toscana.

1855, 1 luglio
Rosmini muore a Stresa. Manzoni, molto scosso, non vuole tornare a Lesa e perciò in agosto accetta l’ospitalità degli Arconati a Cassolo (oggi Cassolnovo).

1860 (Alessandro ha 75 anni)
Inizia a scrivere La rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859. Il lavoro prosegue fino al 1873 senza essere terminato.
16 febbraio
Vittorio Emanuele fa la sua entrata ufficiale a Milano con Cavour. Riceve numerose personalità cittadine, tra cui Alessandro Manzoni, che il 29 febbraio è nominato senatore del Regno d'Italia. Giura l’8 giugno.
dicembre
Lettera a G. Boccardo sulla proprietà letteraria, relativa al processo contro Le Monnier per i diritti d’autore.

1861 (Alessandro ha 76 anni) , 23 agosto
Muore Teresa Borri, seconda moglie di Alessandro Manzoni. Alessandro e Stefano non sono presenti. E' sepolta a Lesa. La casa di Stefano Stampa a Lesa è attualmente della Banca Popolare di Novara. Il Comune di Lesa ha attrezzato una sala a piccolo museo manzoniano con cimeli soprattutto di Giulio Carcano e del Rosmini.
Dopo la morte della madre, Stefano va ad abitare in un’altra casa.

1862
E' istituito il Museo Patrio di Archeologia su istanza della Società Archeologica da poco costituita della quale facevano parte Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Brioschi, Carlo Gilberto Borromeo, Ludovico Melzi d'Eril e anche Alessandro Manzoni. Il nuovo museo verrà inaugurato a Brera nel 1867.
26 marzo
Storico incontro a Milano tra Alessandro Manzoni e Giuseppe Garibaldi, celebrato in sculture e dipinti (vedi ).

1864
Terzo viaggio in Toscana.
E' restaurata la casa Manzoni in piazza Belgioioso, che riceve una nuova facciata ad opera di Andrea e Giovanni Boni. Il progetto è della primavera del 1863. I lavori sono imposti dal Comune che vuole regolarizzare la piazza Belgioioso.

1866, 15 gennaio
Muore Massimo d’Azeglio.

1868 (Alessandro ha 83 anni) , 5 marzo
Manzoni pubblica sulla “Perseveranza” e poi su “Nuova Antologia” la Relazione al Ministero della Pubblica Istruzione "Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla". Nel maggio dell'anno seguente è pubblicata l'Appendice alla Relazione, con la risposta alle critiche mosse dai letterati fiorentini.
29 maggio
E’ pubblicata sulla “Perseveranza” la poesia in latino Volucres (testo) che compiange la prigionia degli uccelli in gabbia ai Giardini Pubblici.
30 giugno
Alessandro Manzoni e Giuseppe Verdi si incontrano per la prima e unica volta nella casa di via Morone, auspice Clara Maffei. Manzoni a quest'epoca ha reso ormai i suoi contatti con le persone estremamente rari.

1869
Enrico Petrella scrive il melodramma I Promessi Sposi. La prima sarà a Lecco il 2 ottobre. Altri melodrammi sui Promessi Sposi: Gervasi (1834), Triventi (1858), Emilio Praga (1872), Ponchielli (1872), Luigi Taccheo (1887).

1870
Fotografie del Manzoni a ottantacinque e ottantasei anni.
estate
Rottura definitiva con il figlio Enrico, che continua a chiedere soldi.

1872
Scrive Dell’Indipendenza d’Italia, compendio di La rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859 alla quale stava lavorando dal 1868. Resta incompiuto.
giugno
Manzoni è nominato cittadino onorario di Roma.

1873 (Alessandro ha 88 anni) , gennaio
Manzoni cade a S. Fedele. Da allora il suo pensiero resta molto confuso.
22 maggio
Muore Alessandro Manzoni alle sei di sera nella sua casa di Milano. Restano ancora in vita i figli Enrico (praticamente ripudiato) e Vittoria.
Il comune decide di fare il monumento in piazza S. Fedele, opera di Francesco Barzaghi che verrà inaugurato nella ricorrenza della morte, il 22 maggio 1883. Decide anche di intitolare a Manzoni la Corsia del giardino (oggi via Manzoni).
29 maggio
Funerali solenni in Duomo di Alessandro Manzoni. La salma sarà traslata nel Famedio nel maggio 1883.
Il teatro della Commedia in piazza S. Fedele diventa Teatro Manzoni.
30 dicembre
La Società Storica Lombarda viene fondata da un gruppo presieduto da Cesare Cantù (data ufficiale 2 gennaio 1874). Pubblica il primo fascicolo dell' "Archivio Storico Lombardo". Ha come sede l'Archivio Civico a S. Carpoforo. Passa nel 1877 presso la Società degli Artisti in via S. Giuseppe 4, nel 1883 in via Borgonuovo 14 e nel 1897 nel Castello. Dal novembre 1949 è collocata nella Casa del Manzoni in via Morone 1.

1874
Bernardo Arnaboldi Cazzaniga acquista la casa di via Morone. Fa eseguire degli affreschi manzoniani dal Campi sotto il portico d’accesso e nel portico che va allo studio (spariti). La casa è monumento nazionale con diritto di accesso allo studio e alla camera al primo piano. Tentativo di mettere la camera dov’è morto il Manzoni al piano terreno e lettera di Vittoria che attesta invece l’autenticità della camera al primo piano.
22 maggio
Messa da Requiem di Giuseppe Verdi in S. Marco per commemorare la morte di A. Manzoni.

1877
Renzo Manzoni, nipote di Alessandro, parte per lo Yemen ancora sconosciuto agli europei. Vi soggiorna a lungo fornendo un'accurata descrizione del paese. [El Yèmen. Un viaggio a Sana'a 1877-1878 di Renzo Manzoni, EDT, Torino 1991]

1883-1898
Pubblicazione dei 5 volumi delle Opere inedite e rare a cura di Ruggero Bonghi. In un volume a parte, in pratica il VI, viene pubblicata nel 1889 La rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859.

1886, 5 novembre
Inaugurazione della Sala Manzoniana (ora "Sala Gerli") nella Biblioteca di Brera. Il fondo è costituito principalmente dalle opere donate da Vittoria, figlia di Pietro Manzoni. Il 5 novembre 1951 sarà inaugurata l'attuale Sala Manzoniana, progettata dall'architetto Buzzi.

1887
Inaugurazione del palazzo Luraschi in corso Loreto 1 dell'ing. Ferdinando Luraschi (1839-1900) e del capomastro Angelo Galimberti. Nel cortile medaglioni con i personaggi dei Promessi Sposi. Dal 1888 (fino al 1940) si stabilisce al piano terreno il "Puntigam" un elegante ristorante e birreria con i tavoli all'aperto.

1908
La Comerio Film di Milano realizza la prima versione cinematografica dei Promessi Sposi. Seguiranno altre trasposizioni nel 1910, 1913 e nel 1923. L'edizione più accurata sarà quella di Mario Camerini del 1941 con i maggiori attori teatrali dell'epoca. Del 1963 la riduzione televisiva di Sandro Bolchi.

1919
Gli eredi Arnaboldi vendono la casa di via Morone ad Attilio Villa mentre il giardino è venduto ai fratelli Crespi (poi nel 1936 passa alla Banca Commerciale). Il Villa cerca di liberarsi del vincolo dell’accesso. Non ci riesce e allora vende nel 1922 lo stabile ai Dubini.

1934, 26 marzo
Muore Vittoria, figlia di Pietro Manzoni e moglie di Pietro Brambilla, che aveva acquistato villa e poderi di Brusuglio. La proprietà passa alle nipoti del Brambilla. Anna Brambilla, una delle nipoti, vi abita con il figlio Giovanni Lanza di Mazzarino.

1937, 29 luglio
Decreto di esproprio della casa di via Morone da destinarsi a museo. La Casa del Manzoni perviene nel 1937 alla Cassa di Risparmio che la dona al Comune di Milano perché sia data in uso perpetuo al Centro Nazionale Studi Manzoniani, istituito l'8 luglio 1937 con sede nella Casa del Manzoni in via Morone. Marino Parenti cura il restauro e il ripristino dell’edificio (descrizione dei lavori nel vol. III degli “Annali Manzoniani”).

1938 , 23 giugno
E' convertito in legge lo Statuto del Centro Nazionale Studi Manzoniani.

1962
Il Comune di Lecco acquista la Villa Manzoni. Al piano terreno è allestito un museo manzoniano.

1989
Muore Giovanni Lanza di Mazzarino. La villa di Brusuglio resta alla vedova Licia Berlingieri.

2000 , 3 marzo
E' presentata a Palazzo Marino la nuova "Edizione nazionale ed europea" delle opere di Alessandro Manzoni, curata da Giancarlo Vigorelli e realizzata dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Escono per primi i volumi 15, 17 e 27. L'opera, che è finanziata dalla Cariplo, è in 36 volumi e dovrebbe uscire in cinque anni.

Ultima modifica: lunedì 9 aprile 2012

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